L’articolo di Paolo Manfredi pubblicato sul Gambero Rosso ha acceso un dibattito importante sul prezzo del pane, in particolare quello venduto dalla panetteria Ambrogia a Milano, che propone una pagnotta a 9 euro al kg.
Comprendiamo le preoccupazioni del Signor Manfredi riguardo all’accessibilità del cibo di qualità e la sua critica all’eccessivo storytelling che talvolta si riscontra in molte attività artigianali e non solo. Tuttavia, riteniamo che la sua analisi sia parziale e non rifletta la complessità del mondo del pane artigianale.
Oltre ai quattro ingredienti base menzionati da Manfredi (acqua, farina, lievito e sale), il pane artigianale richiede un ingrediente fondamentale spesso sottovalutato: la manodopera. La dedizione, l’abilità e l’esperienza di un fornaio esperto sono elementi essenziali che si traducono in un prodotto di qualità superiore.
Il prezzo del pane non può essere semplicemente paragonato a quello di altri generi alimentari. La produzione del pane artigianale comporta un processo complesso che include:
- Studio e ricerca: Sviluppo di ricette, selezione di farine pregiate e ricerca di ingredienti di provenienza locale.
- Acquisto di materie prime: Acquisizione di ingredienti di alta qualità da fornitori affidabili che a loro volta effettuano scelte di processo virtuose rivolte alla sostenibilità e che però comportano costi più elevati.
- Lavorazione artigianale: Processi di maturazione più lunghi, utilizzo del lievito madre attrezzature per la gestione a freddo degli impasti.
- Promozione e vendita: Comunicazione del valore del prodotto, fidelizzazione della clientela e gestione di un punto vendita.
Il prezzo del pane artigianale riflette il valore di questo viaggio. Non è solo il costo degli ingredienti, ma il valore di un lavoro fatto a mano, di scelte consapevoli e di un prodotto di altissima qualità.
Scegliere il pane artigianale significa sostenere anche un modello di agricoltura e produzione più equo e sostenibile. Significa valorizzare il lavoro dei contadini e degli artigiani, e fare una scelta consapevole per la propria salute e per il pianeta.
Ma come comunicare tutto questo al cliente finale? Come renderlo consapevole delle scelte che sono state fatte e che a sua volta può fare scegliendo un prodotto artigianale rispetto ad un prodotto industriale?
È qui che entra in gioco lo storytelling. Raccontare la storia del pane, il viaggio che ha fatto dal campo alla tavola, è un modo per far conoscere ai clienti i valori che guidano i panifici artigianali e la passione che mettono nel loro lavoro.
Non si tratta di marketing o di gonfiare i prezzi, ma di trasmettere la trasparenza e l’autenticità che sono alla base del pane artigianale.
E i numeri confermano che il pane artigianale ha un valore. Basti pensare che una baguette al supermercato costa tra 2,00€ e 2,50€, mentre un pane “speciale” in alcune catene di low cost può arrivare a costare anche 7,00€-7,50€.
A Milano poi, i costi di produzione e di gestione sono particolarmente elevati. Affitti, bollette, tasse e altri oneri incidono significativamente sul prezzo finale del pane.
È importante sottolineare che il pane artigianale non è un prodotto di lusso riservato a pochi. Esistono diverse tipologie di pane con prezzi variabili, in base agli ingredienti utilizzati e alla complessità della lavorazione.
Il pane dei supermercati, oltre a non essere così economico, spesso non è paragonabile in termini di qualità e gusto al pane artigianale. La produzione industriale, non sempre, utilizza farine meno pregiate, processi automatizzati e tempistiche brevi che sacrificano il sapore, consistenza e conservabilità.
Incoraggiamo il Signor Manfredi e i suoi lettori a visitare i panifici artigianali senza essere prevenuti, a conoscere i fornai e i loro metodi di lavoro, e a scoprire dedizione e passione che si celano dietro ogni pagnotta. Assaggiando il pane artigianale e comprendendo il valore del lavoro che lo produce, si può apprezzare appieno la differenza rispetto al pane industriale.
Crediamo che un sistema alimentare giusto debba garantire l’accesso a cibo di qualità per tutti. Per questo, è importante sostenere i piccoli produttori locali che valorizzano le tradizioni e offrono prodotti genuini.
Invece di alimentare inutili polemiche, invitiamo a un confronto costruttivo e a un’analisi più approfondita del mercato del pane. Solo attraverso il dialogo e la conoscenza possiamo costruire un futuro alimentare più sostenibile e accessibile a tutti.
Concludiamo invitando tutti a riscoprire il valore del pane artigianale, un prodotto frutto di passione, dedizione e lavoro di qualità. Il suo prezzo non è solo il costo degli ingredienti, ma il valore di un’esperienza sensoriale unica e di un pezzo di tradizione da preservare.